lunedì 10 gennaio 2011

Dioniso. L'eterno ritorno

La filosofia della volontà di potenza, la filosofia dell'eterno divenire raggiunge il culmine nella nozione di essere. L'essere è. L'essere non è né accanto né sopra al divenire: l'essere è piuttosto un'espressione che indica la durata, l'autoconservazione, l'ordine immanente, la giustizia dello stesso divenire.

"Imprimere al divenire il carattere dell'essere: è questa la suprema volontà di potenza [...] Che tutto ritorni è l'estremo avvicinamento del mondo del divenire a quello dell'essere: - culmine della contemplazione"
(Nietzsche - La volontà di potenza, 617)


"La misura della forza del cosmo è determinata, non è “infinita”: guardiamoci da questi eccessi del concetto! Conseguentemente, il numero delle posizioni, dei mutamenti, delle combinazioni e degli sviluppi di questa forza è certamente immane e in sostanza “non misurabile”; ma in ogni caso è anche determinato e non infinito. È vero che il tempo nel quale il cosmo esercita la sua forza è infinito[8], cioè la forza è eternamente uguale ed eternamente attiva: fino a questo attimo, è già trascorsa un’infinità, cioè tutti i possibili sviluppi debbono già essere esistiti. Conseguentemente, lo sviluppo momentaneo deve essere una ripetizione, e così quello che lo ha generato e quello che da esso nasce, e così via: in avanti e all’indietro! Tutto è esistito innumerevoli volte, in quanto la condizione complessiva di tutte le forze ritorna sempre"
(Nietzsche - Frammenti postumi)



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